Dracula – Tra Mito e Storia
La storia di Vlad Ţepeş rimane avvolta nella leggenda e nel mistero e nessuno sa dove finisce la leggenda per fare spazio alla storia.
Essendo un personaggio non solo storico, ma anche letterario e folcloristico, Vlad Ţepeş fu scelto dallo scrittore Bram Stoker come eroe principale del suo ramanzo pubblicato nel 1897.
Da allora, Dracula e la Transilvania, la terra che ospita il misterioso castello pieno di vampiri e fantasmi nel mezzo delle foreste oscure, è diventato il soggetto di oltre 750 film, documentari e racconti ispirati al romanzo dello scrittore irlandese.
Ci sono molte leggende: si dice che la trasformazione di Vlad nel sanguinario conte Dracula sia dovuta al fatto che, secondo l’usanza dell’epoca, il vincitore di una battaglia si disseta bevendo il sangue degli sconfitti.
E’ questa la verità?
Vlad Drăculea ( 1431 – 1476), discendente della dinastia “Drăculesti” ( Ordine del Drago), e nipote del grande sovrano Mircea cel Bătrân, trascorre i sui primi anni in Transilvania e in Ungheria.
Come parte della dinastia Dracula, Vlad ricevette un’ottima educazione da insegnanti e studiosi greci acquisendo conoscenze di matematica, scienze, arti classiche, oltre alla padronanza di lingue straniere come l’antico slavo, il tedesco, il turco e il latino.
All’età di 11 anni fu preso in ostaggio dai turchi insieme alla sua famiglia e le sofferenze che ha subito nei successivi sei anni hanno segnato profondamente la sua vita.
Questo sembra essere il motivo che ha avvelenato la sua anima tanto che, quando è diventato un voivoda, ha punito i suoi nemici turchi o i traditori con l’impiccagione, la decapitazione o l’impalamento.
Ricorreva ai metodi di punizione dell’epoca per imporre la sua autorità.
Conosciuto e temuto per la sua intolleranza all’ingiustizia, allo stesso tempo era molto rispettato dai suoi sudditi per le campagne contro i turchi.
La sua vittoria ha avuto un ruolo importante nel rallentare la diffusione dell’Islam nell’Europa occidentale.
Il suo obiettivo era abolire la corruzione, che all’epoca era cosi grande da minacciare persino la sua posizione da sovrano, e difendere il paese dall’invasione ottomana.
In termini di politica interna, cerca di rafforzare le autorità centrali e porre fine ai conflitti interni, sostiene i mercanti locali e sciopera nell’interesse economico dei mercanti di Sibiu e Braşov.
Il soprannome “ Ţepeş” (l’Impalatore) gli fu attribuito solo dopo la sua morte a causa della sua modalità di punizione.
Va detto che “Draco” in latino significa “Drago”, creatura che era anche il simbolo dell’Ordine. Quindi il nome “Dracula” non deriva etimologicamente dal rumeno “Diavolo”, errore comune che ha rafforzato l’immeritata reputazione negativa del sovrano.
Un altro aspetto essenziale è il fatto che Vlad non ha mai vissuto nel famoso castello di Bran, in Transilvania, l’autore Bram Stoker si è ispirato solo alla sua posizione e architettura.
La fortezza più importante a cui è legato il nome del sovrano è Sighişoara, la famosa città-fortezza medievale completamente conservata e nel patrimonio dell’Unesco.
La morte di Vlad Dracula
Ci sono pochi dettagli sulla morte di Dracula, con alcune versioni incomplete.
La storia più popolare racconta che fu ucciso in una battaglia contro i turchi nel Dicembre 1476, vicino a Bucarest.
La maggior parte degli storici ritiene che il corpo di Vlad sia stato sepolto vicino all’altare del monastero di Snagov.
Quel che è certo è che la sua testa è stata portata come trofeo a Istanbul, poiché tutto il mondo ottomano potesse vedere che il regno del terribile Dracula era davvero finito.
Possiamo certamente dire che Dracula è esistito ed è certo però che il mito del vampiro ha guadagnato terreno rispetto alla storia.
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