L'Intelligenza Emotiva
Ti sei mai chiesto cosa impedisce alle persone di stare bene? Osserva le persone che ti circondano, quante sembrano esprimere benessere e felicità? “Poche, davvero poche”, sarà la tua risposta, come la mia.
Vedo spesso volti tristi e preoccupati, persone in sovrappeso, con la schiena curva,con la pancetta, con l’andatura trascinata, parlo con persone sopraffatte dall’ansia o dalla depressione.
Abbiamo tutto, ma per quel “tutto” dobbiamo lottare duramente, dovendo fare i conti con mille situazioni che ci costringono a vivere in un costante stato di allerta o di stress.
Troppi hanno bisogno di sedativi per dormire, digestivi per digerire, antidepressivi per non deprimersi, regolatori dell’umore per sorridere.
Attualmente, l’educazione emozionale dei nostri figli è lasciata al caso, con risultati sempre più disastrosi e spero in un giorno in cui sarà compito normale dell’educazione inserire comportamenti umani essenziali come l’autoconsapevolezza, l’autocontrollo, l’empatia e l’arte dell’ascoltare, di risolvere i conflitti e di cooperare.
Come disse D. Kindlon ( psicologo clinico e specialista in problemi comportamentali nei bambini e adolescenti): “ Il giovane rabbioso di oggi è destinato a diventare l’uomo solitario e ostile di domani”.
Goleman ( autore e giornalista scientifico) afferma che la famiglia è il primo contesto in cui apprendiamo insegnamenti riguardanti alla vita emotiva attraverso i modelli che i genitori offrono. Il modo in cui i genitori trattano i bambini ha profonde e durevoli conseguenze per la loro vita emotiva.
I nostri sentimenti sono presenti nel 100% della nostra quotidianità, siamo soggetti alle emozioni che influenzano dai sensi del nostro corpo alle azioni intraprese.
La nostra salute mentale e il nostro benessere personale si influenzano a vicenda e dipendono in gran misura da come ci relazioniamo con il mondo, generando cosi le emozioni.
Le emozioni sono come un sistema di allarme che si attiva quando individuiamo qualche cambiamento nella situazione che ci circonda.
I primi a parlare di intelligenza emotiva sono stati i professori Peter Salovey (psicologo sociale, attualmente presidente della Yale University) e John D. Mayer ( psicologo specializzato in psicologia della personalità).
Il concetto di intelligenza emotiva fu introdotto per descrivere “ la capacità che hanno gli individui di monitorare le sensazioni proprie e quelle degli altri, discriminando tra vari tipi di emozioni per promuovere la crescita emotiva ed intellettuale”.
Nel 1995, Goleman descrive l’intelligenza emotiva come un insieme di competenze o caratteristiche che sono fondamentali per affrontare con successo la vita: autocontrollo, entusiasmo, perseveranza e capacità di automotivarsi.
Goleman definisce quest’abilità come significativa per accrescere il livello di consapevolezza di se.
Questa è vista come la capacità di tollerare gli eventi positivi e negativi della nostra vita in maniera bilanciata.
Nel 1983, il professor Howard Gardner introdusse la teoria delle intelligenze multiple . Le intelligenze principali individuate da Gardner sono:
– L’intelligenza linguistica è la capacità di apprendere e riprodurre il linguaggio
– L’intelligenza logico- matematica è la capacità di analizzare i problemi in modo logico e indagare le questioni in maniera scientifica
– L’intelligenza musicale è l’abilità di comporre, riconoscere e riprodurre modelli musicali, toni e ritmi
– L’intelligenza spaziale è la capacità di capire il modo in cui gli oggetti si orientano nello spazio-tempo
– L’intelligenza interpersonale è la capacità di comprendere le intenzioni, le motivazioni e i desideri delle altre persone
– L’intelligenza intrapersonale consiste nell’essere consci dei propri sentimenti e di saperli esprimere senza farsi sopraffare, è l’abilita di capire se stessi individuando le proprie paure e motivazioni, i propri punti di forza e le proprie debolezze
– L’intelligenza naturalistica permette agli esseri umani di riconoscere, classificare e individuare alcune caratteristiche dell’ambiente
Queste forme di intelligenza sono spesso utilizzate contemporaneamente e si completano a vicenda per riuscire a raggiungere maggiore successo e per risolvere al meglio i problemi.
Secondo Gardner, lo scopo dell’essere umano è capire come utilizzare al meglio queste intelligenze per raggiungere un maggiore benessere individuale e di gruppo.
Riconoscere le emozioni negli altri è una delle abilità sociali più importanti che accresce le capacità empatiche e le competenze sociali.
Secondo Goleman, Mayer e Salovey, l’intelligenza emotiva consiste nel comprendere e padroneggiare le cinque seguenti abilità:
1.La consapevolezza delle proprie emozioni
2.Il controllo delle emozioni
3.La capacità di ritardare la gratificazione e gestire gli impulsi
4.Il riconoscimento delle emozioni degli altri
5.La capacità di gestire le relazioni sociali in rapporto alle emozioni degli altri
Sintonizzando in modo positivo il livello di conoscenza delle proprie emozioni quando i propri pensieri consci ed inconsci sono soggetti ad un’esplorazione, la persona acquisisce una competenza emozionale del se.
Yoga e psiche sono due sistemi sviluppati in tempi e luoghi diversissimi ed è affascinante trovare l’obiettivo comune: lo sviluppo interiore dell’uomo.
Molti fattori suggeriscono che entrambi i sistemi possono completarsi e sostenersi a vicenda mettendo a disposizione delle tecniche e degli aiuti per promuovere l’equilibrio e il benessere mentale e spirituale della persona.
“Ci hanno insegnato fin da piccoli come è formato il corpo, i suoi organi, le sue ossa, le sue
funzioni, ma mai abbiamo saputo da che cosa è composta l’anima”.
M.Benedetti
Se volete approfondire, migliorare il vostro stato di benessere fisico e mentale o semplicemente lasciarvi guidare, non esitate a scrivermi per partecipare alle mie lezioni di Yoga oppure alle sessioni individuali di riequilibrio energetico.