Mens sana in corpore sano (“mente sana in corpo sano”) è una locuzione latina tratta da un capoverso delle Satire di Giovenale.
Nell’uso moderno si attribuisce invece alla frase un senso diverso, intendendo che, per aver sane le facoltà dell’anima, bisogna aver sane anche quelle del corpo in virtù dell’unità psicofisica.
Gli studi effettuati nel campo delle neuroscienze di qualche decennio fa hanno rivelato che solo il 10% del cervello è costituito da neuroni, mentre il 90% delle cellule viene chiamato tessuto connettivo o cellule gliali.
Per molto tempo le cellule gliali erano ritenute una sorta di tessuto che supporta fisicamente e nutrizionalmente i neuroni, ma negli ultimi anni abbiamo scoperto che c’è un fraintendimento e che queste cellule sono molto importanti nel funzionamento neuronale e non solo nel supporto fisico.
Le cellule gliali possono inibire o attivare i neuroni, si connettono ai neuroni e possono controllare la loro attività.
Inconsapevolmente, attiviamo certi percorsi neuronali che sono percorsi abituali e di conseguenza hanno la precedenza nella nostra vita quotidiana, ma se si riesce a coinvolgere l’intera attività cerebrale si può migliorare la propria coscienza, la consapevolezza e la capacità di controllare la propria vita.
Durante il giorno non abbiamo la sincronizzazione di entrambi gli emisferi, a volte siamo più nel emisfero sinistro, altre volte siamo più su quello destro, poi si torna a sinistra in modo da attraversare un emisfero alla volta. Questo si chiama dominanza cerebrale, in cui un emisfero è dominante rispetto all’altro.
E’ stato dimostrato che il nostro emisfero sinistro è basato sulla logica e sui dettagli, mentre il destro è associato alle emozioni.
Come sappiamo, la mano destra controlla l’emisfero sinistro e la mano sinistra quello destro. Ma c’è una cosa interessante: se la mano destra che è controllata dall’emisfero sinistro attraversa la linea mediana, allora viene simultaneamente rilevata dall’altro emisfero, perchè ora si trova in quel territorio.
Ci sono diversi modi per coinvolgere ed attivare l’intero cervello, alcuni dei quali prevedono semplici esercizi come l’incrociare delle braccia e delle gambe, facendo lavorare entrambi gli emisferi in armonia. Quando attiviamo la sincronizzazione cerebrale, gli emisferi destro e sinistro sono impegnati insieme, contemporaneamente.
La sincronizzazione include una componente emotiva e una componente intellettuale, che è necessaria per migliorare l’attività del cervello e di conseguenza, la nostra parte emotiva.
Se siete stressati durante il giorno o semplicemente volete rilassarvi quando tornate a casa la sera, incrociare le braccia e le gambe impegna entrambi gli emisferi e questo completa l’intero processo cerebrale, benefico per il sistema nervoso.
Provate ad incrociare braccia e gambe per 3-4 minuti e inizierete a sentire una calma, e in questa calma le vostre funzioni neurologiche saranno totalmente potenziate.
Negli anni ’70 la neuroscienza scoprì che nella pratica della meditazione profonda comincia a verificarsi un’attività armoniosa tra entrambi gli emisferi.
Un altro aiuto per attivare il flusso di energia e la sincronizzazione è il Hakini Mudra, un semplice sigillo delle mani che prende il suo nome dalla dea Hakini, che secondo la mitologia indiana risiede nel nostro Ajna Chakra ( leggi l’articolo sul sesto Chakra qui:), che è la sede della nostra immaginazione ed intuizione.
E’ chiaro che possiamo diventare un cervello completo quando iniziamo a pensare in modo olistico invece di programmi ricorrenti che si ripetono all’infinito.
“Educare” il cervello non è proprio una passeggiata, ma come ripeto spesso, “ non esiste alcuna tecnica che possa darti dei veri risultati senza una pratica costante.
Se volete approfondire, migliorare il vostro stato di benessere fisico e mentale o semplicemente lasciarvi guidare, non esitate a scrivermi per partecipare alle mie lezioni di Yoga oppure alle sessioni individuali di riequilibrio energetico.
♥ Namastè ♥